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Domenica 2 novembre 2014 Vini di Vignaioli Fornovo Taro: che delusione!

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La manifestazione Vini di Vignaioli organizzata a Fornovo Taro da ben 13 anni è una degustazione in cui sono protagonisti piccoli vignaioli biologici e biodinamici. Sia ben chiaro che non esistono da parte nostra pregiudizi nei confronti del biologico e della biodinamica ma dopo quello che abbiamo assaggiato a questa manifestazione le perplessità che avevamo da sempre hanno trovato ancora una volta conferma...



Il 90% dei vini che abbiamo assaggiato era ad un livello talmente basso che viene da chiedersi prima di tutto come certi vini possano arrivare in bottiglia e soprattutto chi sono gli acquirenti…. Più che di bassa qualità in molti casi si trattava di veri e propri difetti, che al giorno d’oggi sono inammissibili per un vino imbottigliato che deve andare in commercio. Purtroppo spesso tali difetti sono giustificati in nome della “naturalità” dei vini e delle tecniche usate in biodinamica (anfore, corni, macerazioni “eterne”, etc!); questa è una cosa assolutamente sbagliata: il vino deve essere a posto qualunque siano le filosofie produttive utilizzate.
Per fortuna in quel 10% che si è salvato (di ciò che abbiamo degustato, che comunque è stato tanto) qualcosa di buono lo abbiamo trovato e ci sembra doveroso menzionare le aziende: Porta del Vento, Il Cancelliere, Tenuta di Castellaro, A’ Vita, Giovanni Montisci.
Sicuramente tra le aziende non testate qualche altra cosa buona c’era, ma statisticamente il rapporto tra prodotti corretti e prodotti assolutamente inadeguati siamo sicuri rimanga lo stesso!

Qui alcune foto della manifestazione

Pubblicato Lunedi 03 Novembre 2014 - 14:35 (letto 3991 volte)
Comment Commenti (1) Print Stampa

avatarDa: gionata Data: Martedi 04 Novembre 2014 - 23:25

Sacrificare i principi sani della biodinamica e della filosofia dei vini naturali in favore di una manifestazione che si identifica come 'vini di vignaioli' lo trovo del tutto inaccettabile!
Partiamo da chi ne esce con le ossa rotte,e mi riferisco a quei pochi vignaioli veraci,dediti ad una viticoltura senza compromessi ,dove per scelta e non per costrizione da sempre bandiscono lieviti selezionati,temperature di fermentazione controllate,utilizzo molto limitato dei bisolfiti di potassio e pratiche enologiche 'correttive' per garantirsi un prodotto finito che risponda alle esigenze di mercato,e che sono a mio avviso danneggiati da pseudo-viticoltori che immettono sul mercato prodotti che nel migliore dei casi fanno storcere il naso!
E parlo di solforosa,di uova marce,di acidità volatile in eccesso (acescenza),di sentori di muffa,di stalla,per non parlare di tutti quei sentori classificati come Brett flavour (cavolo e simili),e un gran numero di 'tappo pieno' di cui non mi stupisco.
E' un concetto semplice ma chiaro:un vino 'sano' si ottiene da uve sane!
E come possano questi pseudo-viticoltori ottenere un vino 'sano' lasciando le uve abbandonate a se stesse o macerare le bucce nel mosto per mesi o 'affinare' il vino ottenuto in anfore di vario genere senza proteggerle minimamente rimane per me un mistero.
Senza tener conto poi che l'anfora finisce per essere la sostituta della barrique,nel senso che comunque l'effetto che si ottiene è un appiattimento delle caratteristiche organolettiche dei vini,uniformandoli e rendendoli così praticamente irriconoscibili dal vitigno da cui hanno origine.
Per quanto riguarda l'organizzazione,il solo ricordo di quei secchi tipo vernice piazzati a terra ad uso sputacchiere,in cui si era costretti a buttare il vino (berlo risultava arduo e poco sano),mi fa capire che era meglio passare una Domenica in famiglia!
Semel in anno licet insanire...ecco noi abbiamo dato!!!



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