Visita all’azienda Podere Fortuna, San Piero a Sieve sabato 17 maggio 2014.


Cominciare ad approfondire ed a conoscere meglio la realtà vitivinicola che ci circonda da vicino: questa l’idea che da un po’ di tempo ha interessato i nostri pensieri. La realtà vitivinicola “moderna” del Mugello è storia recentissima ancora in fase emergente, ma forse proprio per questo motivo è per noi più interessante ed intrigante...



Tutto ruota intorno al Pinot Nero, vitigno utilizzato in Borgogna per la produzione di grandi vini rossi, abbiamo deciso di iniziare il nostro approfondimento da quella che sicuramente è attualmente l’azienda più rappresentativa e conosciuta di questa “nuova” viticoltura: l’azienda Podere Fortuna di San Piero a Sieve. Quello che attualmente da il nome all’azienda e cioè Podere Fortuna esisteva già nel 1495: era il podere del Castello di Cafaggiolo di proprietà dei Medici dove si produceva il vino “buono”. Purtroppo successivamente la storia ha fatto si che la viticoltura venisse qui abbandonata in favore di altre colture, nel 1998 però Alessandro Brogi acquista l’attuale azienda Podere Fortuna che all’epoca era basata su allevamenti animali, la sua idea è stata da subito quella di produrre vino come in passato faceva la nobile famiglia dei Medici. Una serie di lunghi studi pedologici e climatici hanno portato alla conclusione che il vitigno più adatto è il pinot nero, vitigno difficilissimo da coltivare che per dare il massimo ha bisogno di condizioni climatiche difficili come lo sono appunto in questa zona del Mugello. I vigneti sono stati impiantati nel 2001 e le prime annate in commercio hanno avuto subito successo dimostrando che anche in Mugello si possono ottenere vini di qualità. Attualmente ci spiega Fabrizio Consigli (che segue con grande cura e passione i vigneti) si producono quattro vini rossi ed un bianco da circa sei ettari di vigneti. I rossi Fortuni e Coldaia sono prodotti con pinot nero proveniente dai rispettivi cru Fortuni e Coldaia; la selezione 1495 prevede invece l’utilizzo delle migliori uve dei due vigneti; il vino “base” Ardito viene prodotto con pinot nero e merlot; infine il bianco ottenuto da chardonnay e pinot nero vinificato in bianco. Abbiamo degustato tutti i vini e dobbiamo dire che sono veramente tutti molto ben fatti, pinot nero che se la possono giocare davvero con i migliori altoatesini e con molti borgogna! Ne sono prova i tanti riconoscimenti ottenuti, come ad esempio il secondo posto al Concorso Nazionale Pinot Nero di Egna nel 2008. Molto interessante anche il bianco “Greto alla macchia”, vino dotato di grande complessità ma comunque facile da bere e da apprezzare.
Prossimamente “esploreremo” le altre realtà mugellane e vi renderemo conto, per adesso concludiamo dicendo che la visita di Podere Fortuna ci ha interessato ed incuriosito molto ispirandoci a nuove future iniziative...


Ringraziamo Fabrizio Consigli e Alessandro Brogi per la cordiale e piacevole accoglienza.

Qui alcune foto della nostra visita



Articolo tratto da: Sommeliers Sauro e Gianni - http://www.sommeliersauroegianni.com/
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