Vinitaly 2023

Non potevamo mancare all’appuntamento italiano più importante nel mondo del vino, ossia la fiera per eccellenza: il Vinitaly. Tante erano le aspettative da parte dei produttori dopo il clamoroso flop di Prowein a Dusseldorf ed il “così così” del Wine Paris...

Per quello che abbiamo potuto abbiamo raccolto pareri discordanti da parte dei produttori, chi si è ritenuto soddisfatto della fiera e chi assolutamente no. Sicuramente abbiamo notato la drastica diminuzione del numero di visitatori, causata e voluta dall’organizzazione che ha portato l’ingresso ad €120 a giorno con l’intento di lasciar fuori le orde di bevitori. Speriamo quindi che ci siano stati tanti operatori e compratori. Purtroppo però abbiamo notato anche il calo di presenze di espositori, causato dai costi ulteriormente aumentati del Vinitaly 2023 e le troppe fiere presenti soprattutto in Europa. A proposito di Europa ci preme sottolineare l’impegno del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che durante tutta la fiera ha organizzato una serie di convegni ed incontri per comunicare che il vino, se bevuto con moderazione non fa male, impegno doveroso a difesa degli attacchi al vino che ultimamente stanno arrivando dai paesi del nord Europa.

Tornando alla fiera, molti ormai sostengono che dopo il covid le fiere hanno perso il loro significato e che bisogna ripensarle o addirittura abolirle. Noi non siamo d’accordo, anzi, le fiere sono un’occasione insostituibile per incontrarsi e “testare” i prodotti visto che nel settore agroalimentare, per fortuna (!), serve essere in presenza! Sicuramente però Vinitaly deve migliorare (e di molto) i servizi e la “qualità” offerta, cominciando a pensare seriamente ad un rinnovamento totale di tutta la fiera, ma soprattutto dei servizi e della logistica connessi che ormai sono del tutto inadeguati.

Qui trovate un po’ di foto degli assaggi e dei produttori